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FURTI DI CANI: TRISTE RECORD IN ITALIA, COME PROTEGGERE IL TUO AMICO A 4 ZAMPE
Secondo i dati forniti dai Carabinieri della sezione operativa antibracconaggio e reati in danno degli animali (SOARDA), in Italia mediamente si verificano 3 furti di cani al giorno, mille all’anno. Un numero indicativo, un dato che potrebbe essere al ribasso – come ha spiegato Stefano Testa, tenente colonnello della sezione operativa antibracconaggio dei Carabinieri – perché non tutti denunciano.
Le razze più prese di mira dai ladri sono quelle di piccola taglia, primo fra tutti il Chihuahua ma si registra un particolare interesse per Pitbull, Rottweiler e Pastore tedesco.
I furti sono principalmente finalizzati alla riproduzione, un business che frutta ingenti guadagni.
Le razze definite ‘pericolose’ (Pitbull, Rottweiler) sono destinate ai combattimenti fra cani. Gli esemplari da caccia o da tartufo rappresentano un buon affare: il valore può raggiungere fino a 15mila euro nel mercato nero. Il valore cambia in base alla razza ed all’età: il fido da compagnia può fruttare mille euro. Comunque sia, i ladri puntano anche su jack russel terrier, bassotto, cocker spaniel, pinscher, yorkshire, barboncino, bulldog francese.
Sempre più spesso, capita che il topo di appartamento intenzionato a rubare soldi e gioielli, quando trova uno di questi cani lo porti via con sé conoscendo il prezzo sul mercato nero.
Il Pastore tedesco è il cane da guardia per eccellenza. Ogni estate esplode il fenomeno dei furti di cani da guardia. I cani di razza (in particolare, i cuccioli) sono i bersagli preferiti dai malviventi, quei cani che spesso vengono lasciati a fare la guardia alla nostra casa. Tra le città più colpite, troviamo Roma, Napoli, Bologna, Torino, Firenze e Prato.
Con la bella stagione, i cani tendono a stare all’esterno della casa ed è per questo che i furti aumentano nelle case con giardino o balconi.
FURTI DI CANI: PERCHÉ VENGONO RUBATI
I motivi per cui i cani vengono rubati possono essere diversi a seconda della razza presa di mira:
– vendita nel mercato nero;
– combattimenti clandestini fra cani (Pitbull, American bulldog, American staffordshire terrier e simili), un mercato da 3 miliardi di euro solo in Europa secondo i dati 2019;
– accattonaggio;
– riproduzione, specie se si tratta di una razza pura o alla moda (Dalmata, Border collie, Jack Russel, Labrador, Weimaraner, Cane lupo cecoslovacco). Vengono rubati senza alcun tipo di controllo del pedigree, dell’indole e della salute dei cani;
– commercio di cani di razza, da caccia o da tartufo;
– zoofilia.
Talvolta, le cifre sono da capogiro: come nel caso dei cani da caccia a da tartufo: sono particolarmente ambiti i cani di razza Segugio, Bracco, Lagotto, Breton e Setter che vengono piazzati all’estero anche a 15mila euro.
I fattori di rischio per i cani di queste razze aumentano in quanto sono tenuti liberi, in spazi ampi di proprietà dove spesso è difficile controllarli.
TASK FORCE IN UK CONTRO I FURTI DEI CANI
Nel Regno Unito, il fenomeno dei furti di cani è diventato talmente preoccupante che il governo di Boris Johnson ha istituito una speciale task force per contrastarlo. Una task force composta da funzionari del Dipartimento per l’ambiente, Ministero degli interni e della giustizia, con la collaborazione di polizia e gruppi di esperti sul benessere degli animali. L’obiettivo è chiaro: reprimere il più possibile il mercato illegale e ridurre drasticamente il fenomeno dei furti di cani.
Dopo il lockdown imposto dalla pandemia Covid, si è registrato un incredibile aumento di furti. DogLost, un ente di beneficienza, parla di un incremento del 170% delle denunce dal 2019 (172 cani) al 2020 (465 cani). Non solo. Le piattaforme online di vendita sono piene di annunci ed il prezzo delle razze più richieste nel Regno Unito è aumentato dell’89%. Certe razze, attualmente, valgono oltre 6mila sterline.
La Gran Bretagna è leader globale negli standard di benessere degli animali. Per la legge inglese (Theft Act 1968), la sottrazione di un animale domestico è reato penale punito fino a 7 anni di carcere. E’ reato perseguibile anche la sofferenza inferta al cane per averlo allontanato dal proprietario (Animal Welfare Act 2006).
Si chiede maggiore severità per punire il reato di furto dei cani: la campagna Pet Theft Reform riporta che solo l’1% dei furti di cani negli ultimi anni ha portato all’apertura di un procedimento giudiziario. Spesso, il reato resta impunito o si conclude con una piccola multa.
A Norfolk alcuni proprietari e dog sitter indossano una bodycam per portare a passeggio il cane.
Nel Regno Unito, spesso, gli animali domestici vengono rubati anche per ottenere un congruo riscatto.
FURTI DI CANI: MICROCHIP E TARGHETTA GPS
Diversi cani smarriti sono stati riconsegnati sani e salvi ai proprietari grazie all’utilizzo del microchip che, oltretutto, è obbligatorio per legge. Il microchip consente di ottenere un codice di 15 cifre per identificare il cane e, di conseguenza, risalire ai proprietari.
Si tratta di un dispositivo grande quanto un chicco di riso, dotato di una sequenza numerica unica, una piccola capsula di vetro biocompatibile. Va applicato sotto la pelle del collo, è a tutti gli effetti una carta d’identità per gli animali domestici. L’applicazione è indolore ed è sicuramente più efficace di un tatuaggio. Funziona come una radio antenna: riceve il segnale di un lettore che identifica e riconosce il microchip.
Microchippare il cane è un obbligo istituito dall’ordinanza ministeriale del 06 agosto 2008. L’applicazione del microchip di riconoscimento può essere eseguita soltanto da medici veterinari competenti in grado di accedere all’Anagrafe Canina regionale.
E’ questo il modo più rapido, semplice e sicuro per identificare cane e relativo proprietario. Senza il microchip risulta difficile se non impossibile individuare l’identità del cane.
Far indossare al cane il collare con una targhetta identificativa che riporta il suo nome ed un contatto telefonico è molto utile in caso di smarrimento. Alcune targhette sfruttano la tecnologia GPS dello smartphone: quando viene letto il QR code con il cellulare, il proprietario riceve un avviso tramite SMS o e-mail indicante il luogo dove si trova l’animale.
Microchip e targhette identificative sono ideali in caso di smarrimento dell’animale.
Per i furti, il discorso cambia. Il ladro, dopo aver rubato il cane, lo ‘ripulisce’: passa sul corpo del cane un trasponder per trovare il microchip. Una volta individuato, viene estratto e, da quel momento, l’animale non è più tracciabile né riconducibile al vero padrone. Ne verrà inserito uno nuovo, dopodiché verrà venduto in una regione diversa da quella in cui è avvenuto il furto.
ISCRIZIONE ALL’ANAGRAFE CANINA E DENUNCIA IN CASO DI FURTO O SMARRIMENTO
Ai sensi della Legge 281/91 e della L.R. 60/93, cani, gatti e furetti per i quali viene richiesto il rilascio del passaporto europeo (Regolamento CE n.998/2003) devono obbligatoriamente essere iscritti all’Anagrafe Canina regionale.
L’iscrizione o la denuncia di variazione all’Anagrafe Canina sono necessarie nei seguenti casi:
– introduzione dell’animale da un’altra Regione italiana o dall’estero;
– nascita o prima identificazione dell’animale;
– proprietari di cani, gatti e furetti identificati con microchip o tatuaggio che comunicano variazioni (come un trasferimento di residenza), smarrimento, furto o decesso del proprio animale.
Una volta iscritto l’animale all’Anagrafe Canina regionale, il proprietario dovrà comunicare eventuali variazioni dei dati entro 15 giorni al Servizio Veterinario dell’Ulss di residenza.
In caso di furto o smarrimento, bisogna presentare i seguenti documenti:
– documento di prima iscrizione all’Anagrafe Canina o di importazione (certificato estero, passaporto);
– modulo di “Registrazione / denuncia all’Anagrafe Canina per variazione, trasferimento, passaggio di proprietà, smarrimento/furto” da compilare in ogni sua parte.
Molti Paesi europei sono collegati anche all’Europetnet, una rete di associazioni che consente di trovare un animale in caso di perdita o smarrimento durante il viaggio.
COME PROTEGGERE IL TUO CANE DAI FURTI: I MIGLIORI SISTEMI DI SICUREZZA
I cani, soprattutto quelli da guardia, sono in grado di prevenire furti o incendi, di avvertire in anticipo il pericolo grazie ad un istinto naturale di autodifesa e protezione nei confronti del padrone. Sentono la presenza del ladro in anticipo, iniziano ad abbaiare, ad agitarsi e ad assumere un comportamento insolito. I ladri, dal canto loro, possono mettere KO i nostri amici a 4 zampe in vari modi: pistole scacciacani, cibi avvelenati, dispositivi ad ultrasuoni. Certi topi di appartamento addormentano i cani da guardia per agire indisturbati.
Vuoi proteggere davvero il tuo cane nell’eventualità di un furto in casa? L’unica via per riuscirci è installare un sistema di allarme avanzato e completo, un sistema antifurto in grado di proteggere sia l’abitazione sia l’animale costituito da:
– sensori perimetrali per giardini e balconi e sensori di colpi e vibrazioni per porte e finestre da tenere attivi anche quando si è in casa. Questo sistema protegge l’abitazione ancor prima che i ladri entrino. Serve ad evitare che animali e persone reagiscano negativamente nei confronti dei malviventi;
– sistema di allarme collegato ad una centrale operativa delle Forze dell’Ordine che, in caso di allarme, interviene tempestivamente;
– impianto di videosorveglianza connesso allo smartphone tramite app mobile per monitorare da remoto in tempo reale la propria casa e tenere la situazione sotto controllo h24;
– telecamere di videosorveglianza con microfono ed altoparlante per comunicare a voce con il proprio cane e far sentire la propria presenza anche quando ci si assenta da casa per diverse ore;
– Nebbiogeno, il sistema antintrusione e antifurto più rapido ed efficace sul mercato, completamente atossico e sicuro:
– HAS Home Automation Security, il nostro gioiello esclusivo di Domotica con sistema antifurto wireless per un controllo semplice e totale della casa h24.
COSA FARE IN CASO DI FURTO DEL CANE
In caso di furto del tuo cane, gatto o altro animale domestico, non lasciarti prendere dal panico. L’identificazione grazie all’uso del microchip (se il ladro non lo estrae) si rivela essenziale in caso di rapimento dell’animale.
Il primo step è fare la denuncia alla Polizia o ai Carabinieri. Dovrai fornire i dati necessari: numero di microchip, nome, descrizione dell’animale o di chi lo ha rubato (se l’hai visto), i dati dei proprietari. E’ molto utile anche contattare i canili descrivendo il cane perché qualcuno, avendolo trovato, potrebbe averlo portato lì.
E’ stato rapito o si è allontanato? Bisogna pensarle tutte, quindi è importante effettuare una ricerca nel proprio quartiere, apporre avvisi con la foto dell’animale ed informazioni utili (numero di contatto, caratteristiche particolari del cane) facendosi aiutare dai cittadini, chiedendo ai residenti della zona. Non è raro risolvere casi di furti di animali domestici proprio grazie alla collaborazione ed alla solidarietà della comunità.
Anche pubblicare un post sui social network con la foto, la descrizione dell’animale e l’indicazione di dove è stato visto l’ultima volta può rivelarsi un grande aiuto in fase di ricerca, Diffondi l’avviso il più possibile in tutti i social, magari offrendo una ricompensa a chi lo ritrova.
In caso di rapimento, potresti aver visto la persona che ti ha rubato il cane, conoscere la sua identità. Puoi fare una denuncia penale informando per iscritto il tribunale inquirente e specificando i fatti che hanno portato alla perdita del tuo amico a quattro zampe. Verrà avviato un procedimento penale dalle autorità competenti.
LE RACCOMANDAZIONI DELL’OIPA
Generalmente, i furti si verificano nelle abitazioni, giardini pubblici, nei dog-parking fuori dai negozi, nelle campagne, nelle auto parcheggiate e incustodite.
L’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali) ha lanciato un appello ai proprietari per un monitoraggio attento dei propri cani nelle situazioni più a rischio.
Ecco quali sono le raccomandazioni dell’Oipa:
– tenere sempre i cani al sicuro, in casa;
– se il cane vive in giardino, assicurarlo in un luogo protetto prima di uscire. Meglio ancora, non lasciare i cani in giardino quando ci si allontana dall’abitazione;
– non dimenticare mai il collare e il guinzaglio quando si esce da casa sia per rispettare la legge sia per evitare un invito al furto;
– applicare il microchip per avere più possibilità di ritrovare il cane in caso di smarrimento;
– mai lasciare il proprio cane attaccato al gancio all’esterno di negozi ed uffici. A tal proposito, l’Oipa invita gli esercenti ad accogliere i cani nei loro locali affiggendo un cartello con su scritto “Io posso entrare”;
– non lasciare il cane in auto. E’ un pericolo per la sua vita e la sua salute (ipotermia, colpi di calore) e facilita le occasioni di furto, specie in estate;
– al parco o nelle aree riservate ai cani, se il tuo amico a 4 zampe è libero non perderlo mai di vista;
– sterilizzare il cane può essere un valido deterrente contro i furti, specie se il ladro intende rubare i cani per la riproduzione.