SICUREZZA NEI MUSEI ANTICRIMINE, ANTINCENDIO E ANTI-COVID: LE MIGLIORI SOLUZIONI
Tutelare il patrimonio artistico, culturale e storico in un Paese come il nostro è di fondamentale importanza. L’Italia è famosa per le sue opere d’arte. Curiosamente, capolavori come la Monna Lisa sono noti anche per il fatto di essere stati rubati almeno una volta all’interno di strutture che, invece, dovrebbero garantire il massimo della tutela. Il furto del capolavoro di Leonardo da Vinci risale al 1911: a quei tempi il Louvre non disponeva di sistemi di sicurezza all’avanguardia per proteggere le opere d’arte. Fortunatamente, oggi è possibile utilizzare tecnologie avanzate per la Sicurezza nei Musei, per tutelare i tesori dell’arte e gli archivi storici in Italia e nel mondo. Si tratta di beni dal valore incommensurabile, non hanno prezzo.
In tempi di Covid, bisogna pensare non solo al rischio furti ed al monitoraggio dei visitatori con le telecamere di videosorveglianza ed i controlli all’ingresso dei musei. Per ammirare le opere d’arte bisogna mantenere la giusta distanza da sempre: in tempi di pandemia, alla sicurezza standard bisogna aggiungere il distanziamento sociale per contenere il contagio da Coronavirus.
In questo articolo, illustriamo le migliori soluzioni per tenere al sicuro i musei da ladri, virus e incendi.
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SICUREZZA NEI MUSEI: APPROCCIO INTEGRATO PER TUTELARE OPERE D’ARTE, VISITATORI E PERSONALE
A causa della crescente diffusione della criminalità, dei rischi ambientali e dell’emergenza sanitaria, in Italia come nel resto del mondo è necessario rivedere costantemente ed implementare misure di sicurezza nei musei attraverso un approccio integrato in grado di tutelare le opere d’arte, il personale e i visitatori.
Riguardo alla sicurezza anticrimine, segnaliamo “La sicurezza anticrimine nei musei“, una raccolta di saggi redatti da esperti del Comando CTP dei Carabinieri, del MiBACT (Ufficio Sicurezza Patrimonio Culturale ed Emergenza) e di ICOM Italia (Commissione Tematica Sicurezza ed Emergenza). Fornisce precise e dettagliate indicazioni e linee guida sui diversi aspetti relativi alla sicurezza, tra cui analisi dei rischi, programmazione delle misure di prevenzione e contrasto, gestione delle emergenze, piano di evacuazione del patrimonio museale.
Questo manuale, unico nel suo genere, definisce i criteri per scegliere le dotazioni a salvaguardia delle opere, le caratteristiche degli impianti (interni ed esterni) da installare nelle strutture, la corretta manutenzione, le procedure di vigilanza e di controllo all’accesso senza trascurare l’esigenza e l’importanza di una costante formazione di tutto il personale del museo (in primis, addetti ai servizi di vigilanza e accoglienza, direttore del museo, responsabili).
L’organizzazione delle misure di sicurezza deve essere parte integrante dell’organizzazione totale dei musei.
ANALISI DEL RISCHIO: ELEMENTI DA VALUTARE PER LA SICUREZZA NEI MUSEI
Non basta dire Sicurezza nei Musei e nelle gallerie d’arte. Ci vuole Più Sicurezza per tutelare il patrimonio artistico e culturale italiano.
Per una buona progettazione degli impianti e dispositivi da installare nelle strutture museali, è fondamentale effettuare una corretta e accurata analisi del rischio considerando vari aspetti: vandalismo, furto, taccheggio, rapina, danneggiamenti, incendio, a cui aggiungere oggi anche l’igienizzazione e sanificazione degli ambienti per far fronte al contagio da Covid-19.
Riguardo al crimine, bisogna valutare la vulnerabilità delle opere. Ad esempio, un oggetto più piccolo è più esposto al taccheggio, al furto, mentre un bene di dimensioni più grandi (sculture, statue) sono soggetti a vandalismo o attentati.
L’analisi del rischio dipende anche dal numero di visitatori, dal contesto ambientale (ampiezza cortile e sala, quantità di opere d’arte, ecc.), caratteristiche specifiche del luogo. Tutti elementi importanti per elaborare una strategia di sicurezza mirata.
In base alle caratteristiche degli ambienti, si dovranno installare sistemi di allarme personalizzati per meglio proteggere il museo e le opere che custodisce, ad esempio considerando l’intervallo di tempo tra l’inizio di un eventuale attacco e il raggiungimento dell’obiettivo. I metodi di rilevazione che segnalano i tentativi di attacco ed i sistemi antintrusione sono estremamente importanti. Tutto deve essere collocato in punti strategici considerando l’utilizzo di sistemi tecnologici visibili o meno, concepiti ad hoc.
Un sistema di sicurezza efficace al massimo deve essere non solo di ultima generazione ma completo: sicurezza attiva + sicurezza passiva. Vale a dire, videosorveglianza, sistemi di allarme e antintrusione, ecc. abbinati a sistemi di protezione fisica (inferriate, porte blindate, vetri antisfondamento, cristalli di sicurezza per realizzare teche e vetrine protettive, ecc.) in grado di ostacolare al meglio l’accesso e la fuga dei criminali facilitando, al tempo stesso, l’intervento delle Forze dell’Ordine e la repressione dei reati.
Per essere efficace e garantire la tutela dei beni artistici nei musei, la sicurezza deve essere completa e personalizzata in base agli ambienti da proteggere. Dipende dal blocco strategico delle vie di accesso e di fuga, dalla tempestiva segnalazione attraverso centrali di allarme e dalla rapidità d’intervento esterno per fermare i malviventi.
NORMATIVA
Gli operatori del settore che lavorano all’interno del Sistema Museale Nazionale, devono rispettare i Livelli Uniformi di Qualità per la Valorizzazione dei Musei (LUQV) richiesti dal D.M. 113/2018.
Accanto agli standard minimi, il D.M. 113/2018 definisce rigorosi “obiettivi di miglioramento” ben evidenziati dalle Linee Guida della CFPA-E. In sostanza, per i musei bisogna pensare anche ad attacchi di tipo ‘ibrido’, non convenzionale (inclusi gli attacchi informatici).
Anche per la sicurezza antincendio, esistono norme particolari dedicate a musei, gallerie esposizioni, mostre, biblioteche, archivi. Si tratta della nuova RTV, il Decreto del Ministero dell’Interno 10 luglio 2020 pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 22 luglio 2020.
Secondo quanto stabilisce questa norma, devono essere applicate tutte le misure antincendio della regola tecnica orizzontale (secondo livelli di prestazione basati su determinati criteri) e regole tecniche verticali, se necessario. Vengono riportate in dettaglio le indicazioni e strategie in riferimento alla reazione e resistenza al fuoco, all’esodo e gestione della sicurezza antincendio, controllo dell’incendio, rivelazione ed allarme, controllo di fumo e calore.
SICUREZZA NEI MUSEI PER IL CONTENIMENTO DEL COVID-19: LA SANIFICAZIONE NON DANNOSA
Nell’immaginario collettivo, tra film e cartoni animati, il furto al museo da parte di ladri professionisti e tecnologici è il furto per eccellenza. La realtà spesso supera la fantasia cinematografica, se pensiamo a bande come quella dei Pink Panther, specializzata in furto di gioielli.
I musei sono ancora chiusi: nella bozza del nuovo DPCM, che entrerà in vigore il 6 marzo fino al 6 aprile, si prevede la riapertura di musei, cinema e teatri dal 27 marzo in zona gialla rispettando una certa capienza, un numero massimo di visitatori, ma la valutazione definitiva verrà fatta il 12 marzo, per monitorare la situazione 15 giorni prima.
I musei chiusi, comunque sia, non sono meno soggetti al rischio di furti, anzi. Oltretutto, devono essere costantemente igienizzati e sanificati e devono disporre delle necessarie misure di sicurezza per il contenimento del Covid-19 (rilevamento della temperatura corporea con termoscanner e telecamere termiche, segnaletica specifica, anche direzionale, cartelli, utilizzo delle mascherine, distanze di sicurezza, ecc.) in attesa della riapertura. Le strutture devono essere mantenute integre, dai sistemi di allarme gestiti da remoto alla climatizzazione, dal sistema antincendio ai dispositivi tecnologici per la rilevazione a distanza.
Una volta finita l’emergenza, sarà necessario potenziare le strumentazioni tecnologiche ed incrementare il personale specializzato, garantire una manutenzione programmata soprattutto nelle strutture più piccole e meno dotate.
A maggio 2020, il Corriere ha pubblicato un articolo che evidenziava l’allarme lanciato dagli esperti riguardo alla sanificazione di chiese e luoghi d’arte; i vapori sprigionati possono danneggiare le opere. Un documento ha messo in guardia contro il cattivo utilizzo dei disinfettanti: utilizzare prodotti inadeguati (cloro, ammoniaca) per sanificare certe strutture ed utilizzarli male può rovinare legno, dipinti, sculture, arazzi, libri antichi, opere d’arte in genere. E’ meglio non affidarsi a ditte inesperte e improvvisate. Il patrimonio artistico e culturale italiano deve essere salvaguardato.
Il nostro sistema TF Pro Safe, mentre sanifica e igienizza, NON DANNEGGIA le opere d’arte di chiese e musei, che possono tranquillamente affidarsi a noi.
SICUREZZA ANTICRIMINE, ANTINCENDIO E ANTI-COVID NEI MUSEI
Antintrusione, videosorveglianza, protezione dei beni da furti e danneggiamenti, rilevazione incendi, gestione degli eventi, evacuazione, monitoraggio di tipo igienico-sanitario. Per garantire più sicurezza nei musei, bisogna pensare a tutto questo e, fortunatamente, la tecnologia non manca.
Vediamo quali sono i sistemi di sicurezza di cui un museo deve dotarsi per proteggere al meglio il patrimonio, i visitatori e il personale:
– Illuminazione notturna e vigilanza nelle ore di chiusura;
– Protezione fisica della struttura (inferriate, porte blindate, cancelli, recinzioni, vetri antisfondamento, cristalli di sicurezza per teche e vetrine, ganci per impedire la rimozione dei quadri, ecc.) ovvero sicurezza passiva antintrusione;
– Sistema di allarme perimetrale interrato (antifurto sottopavimento);
– Impianti di Videosorveglianza collegati alle Forze dell’Ordine e ad un addetto alla sorveglianza. Permettono una rapida ed accurata analisi della situazione in caso di emergenza e forniscono preziosi documenti agli inquirenti in caso di furto o tentato furto;
– Sistema antintrusione e antifurto capace di segnalare tentativi di effrazione nelle ore di apertura e di chiusura, in grado di proteggere e sorvegliare spazi espositivi, vetrine blindate, aree riservate. Il sistema più efficace e avanzato, intelligente e attivo, resta il Nebbiogeno che, dopo pochi secondi dall’effrazione, riempie i locali di una fitta coltre di nebbia impedendo ai ladri di vedere e costringendoli alla fuga;
– Sensori altamente tecnologici in grado di rilevare anche il leggero tocco di un dito, un cambio di peso dell’opera, uno spostamento di pochi mm. Esistono diversi tipi di sensori a seconda della funzione, dell’ambiente o dell’oggetto da proteggere. I sensori posti all’interno del museo rivelano l’effrazione di una finestra o di una porta di servizio, la presenza di persone dopo l’orario di chiusura . Per la protezione delle opere nei musei, esistono sensori da interno diversi in base alla modalità con cui gli oggetti possono essere sottratti. Tra questi, i sensori per proteggere le tele dei quadri, sensori magnetici di vibrazione e movimento bidirezionale, mini barriere ad infrarosso;
– Telecamere termiche che, in tempi di pandemia, hanno la doppia funzione antifurto e rilevamento della temperatura corporea;
– Videoallarme, sistema antirapina e antifurto avanzato e rapidissimo (con tempi d’intervento prossimi al minuto). Questo sistema è collegato direttamente alle sale operative di Polizia e Carabinieri in circuito dedicato: consente di trasferire le immagini in tempo reale. E’ l’unico sistema di generazione dell’alert che non passa per il 112 NUE (Numero Unico Europeo);
– Un buon sistema di rilevazione incendio per proteggere i siti;
– TF Pro Safe per igienizzare e sanificare gli ambienti senza il rischio di danneggiare le opere custodite nel museo.
ULTERIORI PROCEDURE PER LA SICUREZZA NEI MUSEI
Generalmente, le procedure di sicurezza nei musei iniziano con il controllo dei visitatori nelle ore di apertura che, oltre ad essere ripresi dalle telecamere di sorveglianza, spesso vengono controllati all’ingresso (ispezione di borse e zaini, da tenere in custodia nel guardaroba).
E’ necessario mantenere la giusta distanza dalle opere che vengono costantemente monitorate. Per il distanziamento, si utilizza un cordoncino posto all’altezza delle gambe oppure un sensore che emette un bip per avvisare chi si avvicina troppo all’opera
L’ingresso nelle aree riservate ai membri del personale deve essere inaccessibile a persone non autorizzate ed è importante che il personale venga addestrato per valutare i rischi e individuare ladri o vandali.
I numeri seriali dei quadri o le tecnologie antifalsificazione su piccoli oggetti e statue che li marchiano in modo invisibile rendono le opere d’arte uniche e rintracciabili, facili da recuperare senza il rischio di incappare in falsi.
E’ fondamentale conservare in un luogo sicuro un inventario delle opere, completo e fotodocumentato, per renderle identificabili e rintracciabili in caso di furto.