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REPORT SULLA DELITTUOSITÀ IN ITALIA IN TEMPI DI COVID-19
In Italia, le misure restrittive in termini di circolazione per l’emergenza Coronavirus hanno notevolmente influito sull’andamento della criminalità. Il nostro focus presenta e analizza il Report sulla delittuosità in Italia in tempi di Covid-19 diffuso di recente.
Stiamo parlando del “Report sulla delittuosità in Italia / 1-22 marzo 2020” elaborato dal Servizio Analisi Criminale del Dipartimento della Pubblica Sicurezza Direzione Centrale della Polizia Criminale.
Le misure di contenimento e prevenzione dai rischi di contagio Covid-19 hanno creato una situazione eccezionale non solo per i cittadini italiani ma anche per i criminali.
Dal 1° al 22 marzo 2020, su tutto il territorio nazionale si è registrato un crollo dei reati (-64,2%): 52.596 delitti contro i 146.762 del 2019 (ovvero quasi centomila in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno).
In compenso, purtroppo, salgono tre tipologie di crimini: usura, sequestri di persona e cybercrime.
Diamo un po’ di numeri ed analizziamo il Report.
REPORT SULLA DELITTUOSITÀ IN ITALIA IN TEMPI DI COVID-19: I DATI
Nel periodo compreso tra il 1° marzo e il 22 marzo 2020, la criminalità in Italia è generalmente crollata rispetto allo stesso periodo del 2019.
Ecco i dati più rilevanti del Rapporto:
– sfruttamento della prostituzione (-77%);
– violenze sessuali (-69,9%);
– furti in genere (-67,4%) specie in Lombardia, Lazio, Sicilia e Campania;
– omicidi volontari (-65,2%)
– furti in abitazione (-72,5%);
– furti con destrezza (-75,8%);
– rapine in uffici postali (-73,7%);
– rapine in genere (-54,4%) soprattutto in Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia;
– spaccio di stupefacenti (-46%), in particolar modo Lazio, Campania, Lombardia e Piemonte;
– maltrattamenti in famiglia (-43,6%);
– furti e rapine alle farmacie (rispettivamente -13,8% e -24,6%);
– truffe e frodi informatiche (-63,7%) soprattutto il Lombardia, Lazio, Veneto, Sicilia e Campania.
QUANTI NON HANNO DENUNCIATO?
Il Ministero dell’Interno ha diffuso dati statistici che si basano, come sempre, su denunce effettuate.
Violenza domestica e maltrattamenti in famiglia sono da prendere con le pinze visto che le donne, in periodo di lockdown, hanno avuto difficoltà a chiedere aiuto ai centri antiviolenza o a denunciare.
Riguardo alle province con maggior numero di casi registrati (regolarmente denunciati) troviamo Napoli (-23,5%), Milano (-42,5%), Roma (-47,3%), Palermo (-3,8%) e Torino (-45,2%).
Quante vittime non hanno denunciato tra le donne che hanno subito violenza domestica?
Questa categoria di reati desta particolare allarme sociale. Su 5 omicidi commessi, 4 riguardano vittime di sesso femminile.
Stesso dicasi per le farmacie, tra le poche attività rimaste aperte, prese di mira da ladri e rapinatori ‘mascherati’.
FURTI E RAPINE AI DANNI DI FARMACIE
Il trend dei furti ai danni di farmacie (-13,8%) non trova conferma in tutte le Regioni italiane.
In alcune Regioni risultano in lieve aumento rispetto allo stesso periodo del 2019:
– Lazio (da 6 a 7) soprattutto a Roma;
– Campania (da 2 a 8) sopratutto a Napoli;
– Abruzzo (da 1 a 3);
– Liguria (da 1 a 2);
– Sardegna (da 0 a 3);
– Umbria (da 0 a 2).
Anche il trend delle rapine nelle farmacie (-24,6%), non trova conferma in tutte le Regioni.
Aumentano in:
– Lombardia (da 11 a 14) soprattutto a Milano;
– Emilia Romagna (da 1 a 6);
– Piemonte (da 1 a 3);
– Sardegna (da 0 a 2);
– Toscana (da 1 a 2);
– Liguria (da 0 a 1).
REPORT SULLA DELITTUOSITÀ IN ITALIA IN TEMPI DI COVID-19 A LIVELLO REGIONALE
Tra le Regioni che hanno registrato un maggior calo di reati, ritroviamo le prime ad aver adottato le limitazioni alla libertà di circolazione (Lombardia e Veneto).
In Lombardia, i complessivi reati calano del 70% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. In particolare, si registra una notevole flessione di furti, danneggiamenti, lesioni dolose, truffe e frodi informatiche. Ricordiamo, però, che la Lombardia (la Regione più popolosa d’Italia) conta il più alto numero di reati commessi in Italia (8.541) pur considerando che lo stesso periodo (1-22 marzo) dello scorso anno ne sono stati compiuti 28.476.
In generale, nell’Italia settentrionale si avverte maggiormente il decremento dei reati rispetto al meridione.
In sintesi, le Regioni che registrano un maggior decremento dei delitti sono:
– Trentino Alto Adige (-74,1%);
– Lombardia (-70%):
– Marche (-69,9%);
– Toscana (-68,2%);
– Veneto (-68%);
– Emilia Romagna (-67,3%).
Le Regioni che hanno riportato un maggior numero di reati commessi sono:
– Lombardia (8.541);
– Campania (6.208);
– Lazio (6.164);
– Sicilia (4.665);
– Piemonte (4.354).
REATI IN AUMENTO: USURA, SEQUESTRI DI PERSONA E CRIMINI ONLINE
A dispetto del generale crollo dei delitti, alcuni reati sono in aumento:
– usura (+22,2%);
– sequestri di persona a scopo estorsivo (+83,3%);
– sequestri di persona per motivi sessuali (+66,7%).
Attenzione: il decremento di truffe e frodi informatiche (-63,7%) si riferisce al periodo preso in considerazione (1-22 marzo 2020). Probabilmente, è il dato che meno si avvicina alla realtà attuale visto che, a seguito dell’emergenza Coronavirus, si è verificato un preoccupante boom di reati informatici.
La Polizia Postale segnala crimini online di vario tipo, dall’adescamento dei minori alle truffe e al cybercrime.
Negli ultimi tempi, le truffe informatiche in forma di phishing sono aumentate del 600% nel mondo, come ha riferito Nunzia Ciardi, direttore della Polizia postale e delle Comunicazioni del Ministero dell’Interno.
“Il cybercrime è particolarmente attivo nella violazione dei servizi pubblici, a cominciare dagli ospedali e dalle istituzioni sanitarie più direttamente collegate all’esigenza di fronteggiare l’emergenza” ha dichiarato Nunzia Ciardi.
Altrettanto attivo è il fenomeno di phishing con sottrazione di dati personali sensibili e sono in forte aumento anche gli attacchi alle infrastrutture informatiche.
In un anno, sono state aperte 155 indagini e sono stati denunciati 108 hacker alla magistratura.
Dopo questo Report sulla delittuosità in Italia in tempi di Covid-19,
attendiamo un rapporto accurato su un fenomeno gravissimo:
la criminalità organizzata, le proiezioni delle mafie all’estero,
le infiltrazioni criminali nel ciclo dei rifiuti,
il rischio crescente dell’infiltrazione mafiosa nell’economia legale in tempi di crisi economica.
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